ICARUS DREAM - On Angelo wings

I have always been fascinated by flight and the flying people: aviators, pilots, paragliders. The figure that most attracted me since my teenage years, was the sicilian aviator Angelo D’Arrigo (known as the “The Human Condor”), who in 2004 flew over Everest in gliding. He was also an ornithologist, and used to fly with the condors that had adopted. I followed his story and legendary figure through National Geographic and documentaries, until his death in 2006 in a plane accident which shocked all the "flying world". But fortunately people and place have memory. I approached to his world in the small town of Letojanni, close to Taormina, where Angelo used to fly. Here I met his widow Laura and sons, the collaborators and friend pilots, who In the last years have followed Angelo’s examplary love for flight making the sunny beach of Letojanni a strong source of attraction for paragliders from all over Italy and abroad. The city of Letojanni (recently named as "City of Flight", 2015) has dedicated a square to Angelo and here is still fully working the "Etna Fly" school which he founded 20 years ago. Its pilots give tourists also the opportunity to fly in a tandem paragliding with expert pilots, such as Massimo Cantarella and Marco Busetta enjoying the beautiful landscape over Taormina. Nowadays it is still active also the "Carnival Fly" Festival which Angelo D’Arrigo organized for the first time in 1997. This is a special annual event in which pilots fly with homemade flying masks during carnival period or in a weekend of late June. With my photographs I'd like to show how all these activities make the “Icarus dream” of Angelo, the love for flight in Sicily, is still alive and through the memory of him spread to posterity.

IL SOGNO DI ICARO – sulle ali di Angelo

Sono sempre stata affascinata dal volo e dalle persone che amano volare: aviatori, piloti, parapendisti. La figura che più mi ha appassionato fin dall'adolescenza è stato l'aviatore siciliano Angelo D'Arrigo (anche noto come "Uomo Condor") che nel 2004 sorvolò l'Everest in deltaplano. Angelo era anche un ornitologo ed era solito volare con i condor che avevano adottato. Ho seguito la sua storia e la sua figura leggendaria attraverso il National Geographic e altri documentari, fino alla sua morte avvenuta nel 2006 in un incidente aereo che ha scioccato tutto il "mondo del volo" che lo amava e seguiva con passione. Per fortuna però le persone e i luoghi hanno una memoria. Mi sono avvicinata al mondo del volo libero nel paese di Letojanni, vicino a Taormina, dove Angelo era solito allenarsi. Qui ho incontrato la moglie Laura e i figli, i collaboratori e amici piloti, che negli ultimi anni hanno portato avanti l'amore esemplare di Angelo per il volo rendendo l'assolata spiaggia di Letojanni una fonte di attrazione per parapendisti provenienti da tutta Italia e dall'estero. La città di Letojanni (denominata "Città del volo" nel Giugno 2015) ha dedicato una piazza ad Angelo D'Arrigo e in città è ancora pienamente attiva la scuola di volo "Etna Fly", che Angelo ha fondato 20 anni fa. I suoi piloti danno ai turisti l'opportunità di volare in un parapendio biposto insieme a piloti esperti, come Massimo Cantarella e Marco Busetta, godendo dello splendido paesaggio sopra Taormina. Ancora oggi inoltre è attivo il "Carnevale Fly" Festival, che Angelo D'Arrigo organizzò per la prima volta nel 1997. Si tratta di uno speciale evento annuale in cui i piloti volano con maschere volanti fatte in casa, durante il periodo di carnevale o in un weekend di fine giugno. Con le mie fotografie voglio mostrare come tutte queste attività rendono il "sogno di Icaro" di Angelo ancora vivo e attraverso la sua memoria si diffonde ai posteri.

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